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Terme di Santa Maria Maddalena si trova nel bacino idrogeologico del comune di Ferentino. Il centro sorge in una zona ricca di emergenze idrominerali: Fontana Olente, Scrofino, Bagnatoio, il Bicipite. Le acque che alimentano tale bacino sono di tipo sulfuree-bicarbonato-calciche: il grado sulfidrimetrico è di 1911, corrispondente a quello di acque sulfuree a media concentrazione adatte per l’applicazione sanitaria di acque termali. Il contenuto in ioni di bicarbonato si aggira intorno ai g 1,04, mentre quello del calcio sui g 0,27/1 e quello di C02 in mi 361, 3/1. Il bacino idrologico ha una portata di 1/130 al minuto. L’applicazione sanitaria delle acque termali è, oggi, ampiamente apprezzata per gli ottimi risultati nel trattamenti di varie patologie, nonché disturbi fisici e psicosomatici.
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Il sito del bacino di Ferentino è conosciuto, per le sue proprietà benefiche, già a partire dal Medioevo. I benefici dell’applicazione sanitaria delle acque termali sono noti ormai da secoli: presso questi siti, infatti, si effettuavano trattamenti volti a curare malattie anche molto gravi, come la lebbra. Nel caso della Maddalena a Ferentino, l’ubicazione del lebbrosario nei pressi della Fontana Olente permetteva di conseguire le due finalità: l’isolamento e la cura. La medicina antica, infatti, ravvisava proprietà curative miracolose nell’applicazione sanitaria delle acque termali e, anche nei secoli successivi, si continuò a ricorrere a tale pratica. Nel corso dell’Ottocento, la zona di Ferentino viene sottoposta a numerose opere idrauliche, al fine di rendere il territorio meno paludoso.
Ancora oggi, in un periodo caratterizzato da enormi progressi della medicina, i benefici dell’applicazione sanitaria delle acque termali trovano un grande riscontro da parte della comunità medica e scientifica. Lo studio della particolare composizione delle acque termali, infatti, ha permesso, in tempi più recenti, di evidenziare quei meccanismi che determinano la guarigione o il miglioramento delle condizioni del paziente, in seguito all’applicazione sanitaria.
